Bonus Domotica 2023
- Puccetti impianti
- 6 ott 2023
- Tempo di lettura: 6 min
La casa intelligente non è solo comoda e ci permette fare bella figura con gli amici, ma - cosa ben più importante - permette anche di risparmiare sulle bollette.
Ecco perché lo Stato ha prorogato il Bonus Domotica 2022 per permetterci di detrarre fino al 65% delle spese per dispositivi che rendono la nostra casa finalmente smart. Ma cos'è e come richiedere il Bonus Domotica 2023?
Andiamo a scoprirlo, oltre a vedere chi può richiederlo e cosa comprende, perché la domotica abbraccia una serie di tecnologie che vanno dall'illuminazione e arrivano al riscaldamento, per passare alla sicurezza.

Cos'è il Bonus Domotica 2023
La domotica (dal latino domus, casa, e tique, da informatique) è quella scienza che studia le tecnologie in grado di migliorare la qualità della vita all'interno della propria abitazione attraverso dispositivi di illuminazione, climatizzazione, audiovisivi, sistemi di sicurezza.
Il tutto attraverso impianti di building automation o la loro gestione da remoto (condizione questa essenziale per ricevere il bonus).
Per esempio, potete programmare l'attivazione degli elettrodomestici quando l'elettricità costa meno, spegnere le luci che vi siete scordati accesi, regolare la temperatura in anticipo e così evitando sprechi, o anche accendere delle telecamere di sicurezza che vi avvisino di eventuali intrusi.
In genere, in una smart home i vari dispositivi sono infatti interconnessi e collegati a un centro di controllo, che ne consente la gestione tramite app, cosa che in una casa tradizionale non accade. Il tutto a beneficio dei consumi energetici.
E la notizia migliore? Non sono interventi particolarmente costosi, in quanto il più delle volte non necessitano di opere murarie o l'installazione di cavi.
Ecco perché il Governo ha prorogato fino al 31 dicembre 2024 il Bonus Domotica 2022, una misura introdotta con la Legge di Bilancio 2022 che consente di ricevere detrazioni fiscali per l'efficienza energetica degli edifici (il cosiddetto Ecobonus, a sua volta compreso nel Bonus Casa). E che include appunto interventi di automazione e controllo a distanza che consentano di migliorare il risparmio energetico di una casa.
Il Bonus Domotica 2023, estensione di questa iniziativa, consente quindi per chi ha acquistato dal 1° gennaio 2022 tali dispositivi di ricevere una detrazione fiscale IRPEF che può arrivare fino al 65% per l'acquisto di dispositivi di questo tipo, sia in fase di ristrutturazione che per una semplice implementazione. Questo significa che dopo aver comprato i dispositivi e avete fatto richiesta all'Agenzia delle Entrate, riceverete un rimborso (una detrazione, ovvero pagherete meno tasse) pari alla percentuale indicata e suddivisa in dieci rate annuali.
Attenzione, però: il tetto di questa detrazione è di 15.000 euro, quindi per cifre superiori recupererete solo il 65% di 15.000 euro e non quanto spendete in eccedenza, ma la notizia positiva è che il bonus riguarda l'acquisto e l'installazione di questi impianti.
Inoltre per ottenere il bonus il pagamento delle spese sostenute deve avvenire solo ed esclusivamente tramite sistemi tracciabili, ovvero carta di credito o bonifico bancario (per i titolari di redditi d'impresa è sufficiente disporre di idonea documentazione che provi gli interventi effettuati), ed è necessaria una documentazione che provi gli interventi effettuati. I documenti andranno trasmessi telematicamente all'Enea (Ente Nazionale Efficienza Energetica) entro 90 giorni dalla fine dei lavori e riportare le spese nella successiva dichiarazione dei redditi.
In caso vi stiate chiedendo come richiedere il Bonus Domotica 2023 con lo sconto in fattura, sappiate che dal 17 febbraio 2023, data di entrata in vigore del "decreto Cessioni", per gli interventi di efficienza energetica previsti dall'articolo 14 del Dl 63/2013 non è più possibile optare per lo sconto in fattura o comunque per la cessione del credito d'imposta corrispondente alla detrazione spettante.
Chi può richiedere il Bonus Domotica 2023

Ma chi può richiedere il Bonus Domotica 2023? Visto che è una detrazione fiscale IRPEF, il bonus può essere richiesto da tutti i contribuenti, privati e titolari di impresa con Partita IVA, proprietari dell'immobile oggetto dell'intervento.
Nello specifico, possono richiedere il Bonus Domotica 2023 tutte le persone fisiche, compresi gli esercenti di arti e professioni, i contribuenti titolari di reddito d'impresa, associazioni tra professionisti, gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale e gli istituti per le case popolari e le cooperative di abitazione.
C'è inoltre da tenere presente che la detrazione, benché possa essere richiesta anche se non siete residenti della casa, non è prevista per tutte le categorie di edifici, ma solo per gli immobili residenziali esistenti.
Per effettuare la richiesta dovrete avere quindi tutta la documentazione necessaria, relativa sia agli interventi eseguiti e a quanto acquistato, che il richiedente dovrà farsi rilasciare dall'impresa installatrice, che ai relativi pagamenti, tracciabili e con specifico riferimento alla fattura, al destinatario e al beneficiario della detrazione.
Possono richiedere il Bonus Domotica 2023 anche gli inquilini autorizzati a eseguire lavori di ristrutturazione, a patto che il contratto di locazione sia regolarmente registrato, e chi ha diritto alla Legge 104. In questo caso la detrazione arriva al 75% per la rimozione delle barriere architettoniche
Cosa comprende il Bonus Domotica 2023
Abbiamo quindi capito che il Bonus Domotica 2023 consente di ricevere una detrazione fiscale pari al 65% in seguito all'acquisto e all'installazione di sistemi di building automation, quelle tecnologie che consentano la gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria o di climatizzazione estiva, compreso il loro controllo da remoto attraverso canali multimediali.
Come abbiamo infatti riportato nei primo capitolo, la gestione da remoto è infatti il requisito essenziale per la definizione di impianto di domotica.
Ma quali sono le spese ammissibili per la detrazione con il Bonus Domotica 2023? Tutte quelle spese necessarie alla fornitura e alla posa in opera delle apparecchiature elettriche, elettroniche e meccaniche nonché delle opere elettriche e murarie necessarie per l'installazione e la messa in funzione di sistemi di Building Automation per gli impianti termici.
Questi includono, tra gli altri, i sistemi di monitoraggio e regolazione automatica per i consumi dovuti a riscaldamento, raffreddamento, ventilazione, l'illuminazione e gestione dell'energia.
Per esempio di questi dispositivi sono i termostati smart, in grado di controllare e registrare i consumi tramite un'app, o i prodotti legati all'Acqua Calda Sanitaria (ACS) o all'illuminazione.
È altresì necessario che l'impianto non solo fornisca informazioni sullo stato di funzionamento degli impianti e regoli accensione, spegnimento e programmazione, ma che rispetti tutte le norme di sicurezza e in materia di edilizia e urbanistica. Infine, la tecnologia deve rientrare nella Classe B definita dalla norma EN 15232.
Questo per quanto riguarda i dispositivi, ma c'è anche l'installazione. Nel bonus sono infatti comprese anche le prestazioni professionali, come produzione della documentazione tecnica necessaria, direzione dei lavori e così via. I professionisti devono essere qualificati, il che comporta che l'installazione deve essere effettuata da un tecnico o un'azienda con la competenza necessaria per installare sistemi domotici.
Non rientrano nel bonus, invece, le spese per l'acquisto di dispositivi che permettono di interagire da remoto con le apparecchiature, come telefoni cellulari, tablet e personal computer o dispositivi similari.
Per ottenere la detrazione, quindi, è necessario fornire un certificato di conformità dei requisiti rilasciato dal professionista qualificato, l'Attestato di Prestazione Energetica (APE) che fornisce dettagli sull'efficienza energetica dell'abitazione e una scheda informativa sugli interventi realizzati che fornisca dettagli sulla proprietà dove sono stati eseguiti. Come abbiamo detto, tutti questi documenti devono essere inviati elettronicamente all'ENEA entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori.
Vediamo come, tenendo presente che a seconda delle dimensioni della nostra abitazione per un impianto di domotica come si deve possiamo aspettarci di spendere cifre tra i 5.000 e i 15.000 euro, guarda caso il limite superiore del bonus.
Come richiedere il Bonus Domotica 2023 all'Agenzia delle Entrate
Siamo arrivati all'ultima e più interessante parte del nostro approfondimento: come richiedere il Bonus Domotica 2023? Avete fatto i lavori, soddisfatto i requisiti e siete in possesso delle documentazioni che abbiamo descritto nel capitolo precedente.
Le ripetiamo in breve: avete il certificato di conformità dei requisiti, l'Attestato di Prestazione Energetica e la scheda informativa sugli interventi realizzati. Avete effettuato i pagamenti in modo tracciabile (ad esempio tramite bonifico) e non sono passati 90 giorni dalla conclusione dei lavori.
Per inviare la domanda, dovete andare sul sito dell'ENEA e cliccare sul pulsante Accedi. Ora potete entrare con il vostro SPID o con la CIE e nella pagina seguente inserire i vostri dati.
In basso, dichiarate di aver letto l'informativa sulla privacy e cliccate su Salva, poi cliccate su Accedi e nella pagina successiva cliccate sul pulsante Inserisci nuova scheda descrittiva Ecobonus con data di fine lavori nel 2023.
Scegliete beneficiario o intermediario e in basso cliccate su Crea scheda descrittiva. Ora potete compilare i dati per richiedere il bonus e inviare la domanda.
In caso di problemi sappiate che ENEA ha attivato Virgilio, un assistente virtuale che sfrutta le potenzialità dell'intelligenza artificiale per rispondere in tempo reale ai quesiti sulle detrazioni fiscali relative agli interventi di efficienza energetica negli edifici (Ecobonus, Superbonus e Bonus Casa).
Di Alessandro Nodari.
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