Nuovi e numerosi incentivi per pannelli fotovoltaici ed energie rinnovabili (anche a fondo perduto )
- Puccetti impianti

- 23 ott 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Ci sono due modalità di agevolazioni economiche e fiscali per la realizzazione di impianti fotovoltaici, affiancate da un contributo a fondo perduto.

Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ha ratificato il testo del decreto Aree Idonee.
Oltre all'approvazione delle compensazioni energetiche destinate alle comunità locali che ospitano impianti rinnovabili, si prevede anche l'estensione di un anno del mercato tutelato, la riforma del mercato energetico con il tema dello sdoppiamento, argomento oggetto di discussione a livello europeo, e la questione del potenziamento della dorsale adriatica, finalizzata al trasporto del gas proveniente dall'Africa dal sud Italia al nord del Paese.
Arrivano i nuovi incentivi per pannelli fotovoltaici
Novità anche per le energie rinnovabili
Arrivano i nuovi incentivi per pannelli fotovoltaici
Ci sono due modalità di agevolazioni economiche e fiscali per la realizzazione di impianti fotovoltaici, affiancate da un contributo a fondo perduto. La prima si articola attraverso il sistema delle detrazioni fiscali, che consente di recuperare il 50% del costo iniziale dell'installazione, conformemente alla normativa relativa ai lavori assimilabili alle ristrutturazioni edilizie.
La seconda modalità è rappresentata dal meccanismo di scambio sul posto che permette di bilanciare l'energia generata dall'impianto fotovoltaico con quella consumata in differenti periodi, sfruttando la rete elettrica come una sorta di accumulatore virtuale dell'energia eccedente.
Questo servizio è reso disponibile dal gestore dei servizi energetici, previa stipula di un contratto specifico, consentendo ai produttori di impianti fotovoltaici con una potenza massima di 500 kW di compensare l'energia immessa nella rete elettrica con quella prelevata in momenti successivi. Il contributo a fondo perduto destinato all'installazione di pannelli solari, i quali coprono almeno il 50% dei consumi di energia elettrica dell'unità immobiliare, ammonta al 30% delle spese sostenute, con un limite massimo di 2.000 euro complessivi.
L'obiettivo del meccanismo di incentivo alle autorizzazioni è invece di risolvere l'ultimo ostacolo amministrativo che le installazioni di impianti eolici e fotovoltaici devono superare prima di poter essere connessi alla rete, ovvero il processo di approvazione da parte degli uffici delle Regioni, Province e Comuni. Mentre il decreto Aree Idonee semplifica il processo di approvazione per i progetti situati in aree designate, per le aree non classificate come non idonee, sarà necessario seguire la procedura standard.
Attualmente, oltre 1.300 progetti sono in attesa di approvazione presso gli uffici locali, con il 74% di essi concentrati in Puglia, Basilicata, Sicilia, Campania e Sardegna. Finora, solo i Comuni hanno ricevuto un compenso del 3%, e si sta considerando l'opportunità di estendere questo schema alle Regioni virtuose. Sicilia, Basilicata e Calabria sono tra le principali sostenitrici di questo sistema di incentivi, ma è previsto che il provvedimento riguardi tutte le Regioni.
Secondo il testo definitivo del decreto Aree Idonee, Sicilia, Puglia e Lombardia avranno gli obiettivi più ambiziosi per la produzione di nuova energia rinnovabile. Ma Sicilia e Puglia dovranno affrontare vincoli restrittivi sull'eolico rimasti invariati nel decreto "Aree Idonee", nonostante le richieste dei professionisti del settore.
Novità anche per le energie rinnovabili
Il decreto Aree Idonee semplifica la procedura di approvazione per i progetti di energie rinnovabili situati in specifiche aree designate, accelerando il processo e semplificando le autorizzazioni. Il decreto include alcune restrizioni importanti, vietando l'approvazione di progetti su siti industriali, aree bonificate, cave, miniere esaurite, terreni di proprietà di Ferrovie, aree aeroportuali, e terreni gestiti da società che gestiscono infrastrutture ferroviarie e autostradali. Sono esclusi dalla semplificazione i terreni agricoli in uso per coltivazioni, a meno che non siano stati autorizzati secondo linee guida specifiche.
Ogni regione italiana ha obiettivi minimi annuali di produzione di energia rinnovabile da raggiungere, con l'obiettivo complessivo di raggiungere 80 Gigawatt di potenza installata entro il 2030, conformemente agli obblighi europei e al Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (Pniec). La Toscana, ad esempio, dovrà aumentare la sua capacità installata di oltre 16 volte entro il 2030, raggiungendo 4,2 Gigawatt. Altre regioni come l'Emilia Romagna, il Veneto e la Lombardia avranno obiettivi significativamente elevati da raggiungere entro il 2030.
Oggi il costo associato all'installazione di un sistema di pannelli fotovoltaici presenta una variazione significativa, situandosi in un range compreso tra circa 500 e oltre 2.500 euro. Esistono opportunità per ottenere sconti e agevolazioni fiscali finalizzate a ridurre il costo complessivo di tale investimento. Tra queste agevolazioni spicca l'ecobonus, un incentivo che permette di beneficiare di uno sconto del 50% direttamente sul prezzo dei sistemi fotovoltaici, dei pannelli solari e dei dispositivi di accumulo energetico.
Il contributo a fondo perduto associato all'installazione dei pannelli solari scatta nel caso di copertura di almeno il 50% dei consumi di energia elettrica dell'unità immobiliare, ammonta al 30% delle spese sostenute, con un tetto massimo complessivo di 2.000 euro.
di Chiara Compagnucci
.png)



Commenti